La Grafton9 di Bologna e il superlativo Archive ci ricordano come il digitale può essere un valido alleato nella rivalorizzazione della memoria storica e dei libri di carta.
Ero ieri sera a cena da un amico pittore amante di tutto ciò che è analogico e nemico dell'avvento del digitale (a parole perchè poi usa la macchina fotografica digitale con passione). Che atteggiamento sciocco... Il digitale è vero che sta mutando l'approccio al sapere e la visione e interpretazione della realtà ma è anche un passaggio inevitabile che va interpretato peraltro al meglio e con intelligenza per migliorare lo stato di cose presenti! Quando siamo passati dai cavalli ai cavalli a vapore vero che le cose sono per tanti versi peggiorate (inquinamento, sfruttamento) ma anche perchè il cambiamento è stato governato in una precisa direzione politica...
Divagazioni a parte è necessario che l'archivio sia messo a conoscenza della fantastica iniziativa bolognese della Grafton9 che si è dotata anch'essa di un book-scanner e in collaborazione con l'Internet Archive ha avviato una procedura di digitalizzazione e di messa online di materiali autoprodotti e pubblicazioni underground.
Appena arriva il nostro bookscanner ci sarà davvero da riflettere su come utilizzarlo al meglio e magari in sinergia con i fantastici servizi messi a disposizione di Archive...
Ferry Byte che #PorkaTroika la memoria va difesa con atti concreti e non cianciando!
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