Introduzione alla guerra civile di Marx
La guerra civile in Francia fu composto da Marx in immediata relazione con gli avvenimenti rivoluzionari parigini della primavera del 1871. La Comune di Parigi, primo tentativo della classe lavoratrice di raggiungere il potere politico, inaugurò un nuovo periodo nella storia del movimento operaio internazionale, ed anche nella teoria politica di Marx. Il testo fu elaborato come Indirizzo dell’Internazionale a tutti i propri aderenti, in Europa e negli Stati Uniti d’America, conformemente alla consuetudine dell’Internazionale di prendere posizione sui principali avvenimenti politici riguardanti il proletariato. Appena giunte le prime notizie sulla sollevazione del popolo di Parigi, Marx avviò un’analisi delle azioni dei comunardi per trarre gli insegnamenti che provenivano dalla loro lotta e trasmetterli al proletariato internazionale. Si sforzò, poi, di organizzare un sostegno ai profughi della Comune e una difesa dalle furiose campagne denigratorie da subito avviate contro di essa. La tormentata storia di questo Indirizzo ebbe inizio con l’approvazione unanime, il 28 marzo 1871, da parte del Consiglio generale dell’Internazionale, della proposta di Marx di inviare ai lavoratori parigini una dichiarazione di sostegno. Il successivo sviluppo degli avvenimenti e l’importanza esemplare che la Comune veniva assumendo per la politica del proletariato, in generale, indussero però già dalla metà di aprile Marx ed il Consiglio generale a rivolgersi a tutto il movimento operaio internazionale. L’esperienza della Comune faceva emergere delle considerazioni di grande rilevanza sulla lotta di classe, sull’azione politica del proletariato, sulla conquista del potere statale e sulla “dittatura del proletariato”. Il 18 aprile Marx propose di inviare “Un indirizzo a tutta l’Internazionale sulla lotta” di classe in Francia e ne cominciò subito la stesura, su materiali forniti soprattutto da giornali inglesi, The daily news, The standard, the times, the daily telegraph e su giornali tedeschi e, finché fu possibile, su giornali francesi, soprattutto quelli che sostenevano la Comune, quali le mot d’ordre e le rappel, la tribune de Bordeaux, ma anche attingendo ad alcune pubblicazioni contrarie alla Comune. Marx inoltre utilizzò lettere e resoconti orali di parecchi partecipanti all’esperienza della Comune e reduci dalla Francia, quali tra gli altri Leo Frankel, Eugene Varlin, Auguste Serrailler, Yelisaveta Tomanovskaya, Paul Lafargue. Per l’elaborazione teorica Marx poté utilizzare i risultati cui era pervenuto nei suoi scritti sulla storia delle lotte di classe in Francia e particolarmente il 18 brumaio di Luigi Bonaparte del 1851-52. Il lavoro giunse a un discreto punto di avanzamento, ma verso il 9 maggio, intraprese la redazione di un secondo abbozzo per dare al documento una forma più stringata ed adatta ad un Indirizzo ed anche per rielaborare alcune punti del contenuto. Di lì a un paio di settimane passò ad elaborare febbrilmente un altro testo ancora, questa volta quello definitivo, da lui letto in Consiglio generale il 30 maggio 1871, due giorni dopo la caduta della Comune. Il Consiglio generale approvò all’unanimità e venne subito consegnato alle stampe. La guerra civile in Francia uscì in 13 giugno 1871 a Londra in lingua inglese, con una tiratura di 1000 copie, subito dopo se ne fece una tiratura di 2000 esemplari. Nell’agosto uscì una terza edizione. Nel 1871-1872 uscirono edizioni in lingua francese, tedesca, russa, italiana, spagnola, olandese, fiamminga, serbo-croata, danese, polacca. Fu ripubblicato negli anni successivi. E’utile studiare non solo il testo finale ma anche i due abbozzi, perché è possibile vedere i passaggi attraverso cui si sono sviluppate le analisi politiche di Marx a diretto contatto degli avvenimenti della storia della Comune. Alcuni dei temi dell’Indirizzo hanno negli abbozzi uno sviluppo maggiore. Comuni alle tre stesure: i motivi fondamentali del giudizio storico-politico relativi al comportamento del governo Thiers, alla sollevazione del proletariato ed all’inizio della guerra civile ad opera delle forze controrivoluzionarie, all’analisi dello sviluppo dello stato borghese, alla necessità di un nuovo tipo di governo che fosse opera del proletariato.
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