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domenica 15 giugno 2014

Questa Carrara che non finisce mai...

Carrara ha mille risorse a cominciare dall'Accademia e dai suoi studenti ma ogni angolo ha il suo piccolo tesoro nascosto ed ecco che allora in un angolo di una piazzetta poco frequentata spunta una certa libreria che...

Non posso dire di conoscerla perfettamente Carrara e neanche i suoi abitanti ma dopo dodici anni che ci lavoro saltuariamente come lavoratore immateriale posso tranquillamente affermare che è un luogo tutto da scoprire e che in un certo senso non finisce mai...

La libreria La Bottega di Aronte la conoscevo già ma riscoprirla nella sua nuova sede e vedere che continua a produrre una gran quantità di cultura locale è un qualcosa che va celebrato adeguatamente.

Bottega perchè manco a dirlo si vendono i libri ma si scrivono e si compongono anche in proprio... anche loro lavoratori autonomi, partite iva sempre disponibili a lavorare giorno e notte per un proprio progetto personale ed essere sempre disponibili per una clientela indubbiamente in crescita ("se trova il bandone chiuso può chiamare me o mia moglie al cellulare: abitiamo qui vicino e possiamo venire e aprire la libreria in qualsiasi momento...").

Anche se ci compri un libro (introvabile altrove) chessò sugli uccelli delle Alpi Apuane come il bellissimo Ali sul marmo trovi sempre traccia della cultura locale, delle credenze locali della bellissima Lunigiana, della storia di questi popoli piegati con difficoltà anche dalle invincibili armate romane perchè ovviamente le storie e le storie resistenti rimangono comunque il perno della produzione editoriale (novità della settimana Materiale Resistente Il periodo 1943-45 oggi, tra storia e letteratura). Non solo comunque storie di parte ma comunque parti di una storia locale interessantissima ed inaspettata come quella del libro-documentario su un cotonificio immenso (?) esistente fino ai bombardamenti tedeschi in quel di Forno: le foto delle operaie di uno stabilimento arroccato poco sotto le Panie che solo un Ufficio della memoria come quello esistente nel Comune di Massa (non me ne vogliono i carraririni se parlo dei loro poco amati vicini... ma che bello un ufficio della memoria comunale! ;) poteva riuscire a recuperare.

Ecco perchè ragionare di privacy agli Open Days dell'Accademia di Carrara oppure continuare ad ostinarsi ad insegnare i meccanismi di salvaguardia della memoria digitale è il minimo che possa fare per ripagare questo territorio del tanto che mi ha dato in questi anni !

Dopo un inverno durissimo di crisi passato a cercare di risolvere individualmente le difficoltà economiche cercando scenari professionali nuovi (ed anche questo è un segno dei tempi ma come cercare soluzioni collettive se noi derelitte partite iva ci considerano i compagnucci alla stregua di piccoli evasori berlusconiani?) il prossimo autunno si annuncia un punto di contatto fra Carrara e l'archivio '68 con il progetto bookscanner e di questo ne sono veramente felice.

Ferry che quanto mi mancano i miei vecchiucci dell'Archivio...

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