Vorrei segnalare la lodevolissima iniziativa della Biblioteca Braidense di Milano che ha deciso quest'anno di pubblicare on-line tutta l'annata 1938 e 1939 del "Corriere della Sera" scegliendo gli articoli che trattano dell'applicazione delle leggi razziali.L'iniziativa è opera di due bibliotecari Anna Elisa Ravenna e Massimo Gentili Tedeschi che commentano così il loro lavoro ""L'idea iniziale era quella di fare lo spoglio di tutti i giornali milanesi, ma ci siamo trovati di fronte a una tale massa di articoli sul solo Corriere che ci avrebbe portati inevitabilmente a fare una selezione. Avevamo in mente anche di dare qualche dato 'statistico', sulla quantità di articoli per giorno, sulla loro natura, sulla nazione a cui si riferivano, ma poi abbiamo dovuto rinunciare, facendo quello che fanno i buoni bibliotecari: fornire le fonti, da cui chi vuole può trarre ciò che vuole. Il lavoro potrebbe estendersi allo spoglio di altri giornali, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Un'altra cosa che si potrebbe fare è accostare, a titolo di esempio, qualche articolo di altro argomento, per vedere la differenza di tono e di evidenza. E' successo per le prime pagine che abbiamo lasciato intere, e per qualche articolo particolarmente incastrato negli altri, oltre per quello volutamente pubblicato, con le previsioni del tempo, ma per esempio una visita di Pio XI alla chiesa russa eravamo proprio tentati di inserirlo, anche perché è uno dei pochissimi che abbiamo trovato che riguardasse la Chiesa, per il resto particolarmente silenziosa.Terrificanti da leggere, per esempio, gli articoli sulla pace che Mussolini e Hitler avrebbero perseguito con tenacia, mentre si annettevano i Sudeti, quelli sulla guerra di Spagna, e un po' tutto il quadro del dramma che si preparava nell'impotenza degli stati democratici e delle Nazioni Unite".
Tutto questo materiale è reperibile presso il sito :
Questa ci pare una delle iniziative più significative intrapresa in questa ricorrenza ,che arrivata oramai al decennale, rischia di produrre un surplus di "retorica" senza sedimentare una conoscenza reale dei crimini che furono perpetrati dai fascisti. Invece la proposta dei bibliotecari di Milano va invece nella direzione giusta di mettere a disposizione di tutti i documenti di quel periodo in modo da rendere fruibile ad un pubblico più vasto la documentazione di cui si serve anche lo storico di professione.
Vito Nanni
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