Pubblichiamo qui di seguito il programma della mostra "Il Rumore dei segni": Writers,Freaks, cavalieri della Pampa
Centro studi sociali e archivio storico Il sessantotto
Via
G. Orsini 44
50126
FIRENZE
Il rumore dei segni:
writers, freaks
e cavalieri della pampa.
Biblioteca comunale delle Oblate
Firenze
29 Novembre - 30
Dicembre
Inaugurazione:
Salone delle conferenze
Martedì 29 Novembre ore 17
La mostra propone
modelli di comunicazione non-convenzionale
in rottura con l’esistente, modelli per
molti aspetti considerabili “faglie” apertesi nella tettonica sociale in aree e in tempi diversi
ma in ogni caso da collocare sulla direttrice di un “lungo Sessantotto”.
Il
primo percorso, col titolo Oesterheld, il fumetto argentino fra
terzomondismo e sperimentazione e curata da Leonardo Landi, segue la storia
di Hector Oesterheld (1919-1977), militante argentino dell’area radicale del peronismo e insieme ammiratore del Che,
deciso fautore del terzomondismo e proprio a questo titolo eliminato assieme
alla sua famiglia dopo il colpo di stato del filo-americano Videla,
che negli anni Cinquanta del secolo scorso creò personaggi come Eternauta ( il protagonista della resistenza
alla invasione degli extraterrestri) , indicando schemi iconografici e
contenuti politici in seguito rielaborati da Hugo Pratt con Corto Maltese.
La
seconda, col titolo Dalla beat generation alle fanzine degli anni
70-80 e curata da Stefano
Bettini, ci porta dai gauchos della pampa argentina all’Occidente - e in
particolare all’Italia - quando si
cominciò ad avvertire il rallentamento di uno sviluppo economico
suscitato dalla ricostruzione post-bellica. Questa sezione offre un ampio repertorio di
immagini tratte dalla pubblicistica del
movimento propriamente definito Sessantotto e in seguito dei Centri sociali o del lavoro precario, con
una particolare attenzione alle cosiddette fanzine, le “riviste povere” meno conosciute,
spesso in numero unico e altrettanto spesso stampate in ciclostile.
La
terza, col titolo Dai writers alla street art e curata da Silvana Tavanti, ripercorre le origini
americane di un modello della comunicazione sociale diffusosi a macchia d’olio nelle aree metropolitane segnate dalla emarginazione per
arrivare fino alle sue manifestazioni più attuali, come nella
Atene di oggi. Qui alla rivendicazione dell’identità negata dall’ordinamento sociale
esistente si associa l’assunto artistico in
base al quale “il murales nasce per vivere nella sua
giungla urbana e lì morire prima o poi
e non per durare in eterno come la Gioconda”.
Salone delle conferenze
13 Dicembre
Ore
16,30
-
Oesterheld, il fumetto argentino fra
terzomondismo e sperimentazione
-
Dalla beat generation alle fanzine degli anni 70-80
Intervengono
Leonardo Landi, Stefano Bettini e Marcello Baraghini
20 Dicembre
Ore 16,30
-
Dai
writers alla street art
Intervengono Silvana Tavanti e Federico
Di Gesualdo
Nessun commento:
Posta un commento