Le
elezioni in Spagna del 20 dicembre sono state un vero e proprio terremoto
politico.
Dopo
anni di politiche di austerità di grandi mobilitazioni di piazza, il voto ha
dato duro colpo al vecchio sistema politico.
È
finito il sistema bipartitico del regime borghese costituitosi dopo la morte di
Franco con l’alternanza tra il PP e un PSOE che fungeva da valvola di sfogo per
la rabbia popolare contro la destra.
PODEMOS,
e le liste sue alleate vedono una forte affermazione e sono la forza più votata
in Catalogna e nei Paesi Baschi.
L’attuale
ascesa di PODEMOS, determinata da un’ondata di radicalizzazione contro il
sistema, indica una importante svolta a sinistra nella società. Durante la
campagna, Pablo Iglesias, il leader di PODEMOS, ha ricominciato a parlare della
classe operaia, del socialismo, delle tradizioni rivoluzionarie dei popoli
della Spagna. Si è ripetuto quanto è successo alle elezioni
amministrative del maggio 2015 anche grazie alla spinta a sinistra fornita dalla
sindaca di Barcellona Ada Colau e da En Comù Podem.
Ora la Spagna si trova in una situazione di vera e propria
ingovernabilità.
La destra del Partito popolare ha dovuto rinunciare a
formare il nuovo governo e si apre la discussione su una coalizione di
sinistra. La questione dell’indipendenza catalana rende ancora più complessa la
situazione.
Per il movimento operaio e i giovani in Italia e nel mondo è
fondamentale approfondire il processo di radicalizzazione che sta attraversando
la Spagna e trarne tutti gli insegnamenti possibili.
Ne parliamo con
Arturo Rodriguez (Podemos por el Socialismo Italia)
Claudio Bellotti (Sinistra Classe Rivoluzione)
Mercoledì 3 febbraio ore 18.00 presso
Centro Studi e Archivio Storico
Via Giampaolo Orsini, 44
(bus 8, 23, 41, 81)
Info: 320 8798944
FB sinistra classe rivoluzione Firenze
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