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venerdì 11 marzo 2011

"Convegno di Medicina Democratica sulla organizzazione del lavoro, la nocività e gli omicidi bianchi ".

IN RICORDO DI PIETRO MIRABELLI MINATORE CALABRESE


IL SEMINARIO DI RIFLESSIONE SU:

IL LAVORO CHE USURA E UCCIDE

E

L’ ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO “MALATA”


VENERDI’ 20 MAGGIO A FIRENZE
SALA EX LEOPOLDINE – Piazza TASSO

Programma

mattina 9.30-13.00

Saluti Gabriele Mirabelli
Introduce Fulvio Aurora, vice presidente Medicina Democratica

IL LAVORO CHE USURA E UCCIDE
Effetti sulla salute, testimonianze, aspetti normativi e proposte

Modera Riccardo Chiari, Giornalista Redazione del Manifesto - Toscana

Interventi:
-Giovanni Costa, medico del lavoro, ergonomo Università di Milano
-Luigi Mara, chimico Medicina Democratica–centro Giulio Maccacaro di Castellanza
-Angelo D’Errico, medico epidemiologo-università di Torino

Ne discutono
-Dante De Angelis, delegato RLS Trenitalia
-Maurizio Cardellini – AIEA (Associazione Italiana Esposti Amianto)
-Antonella Bellagamba, delegata RLS-RSU FIOM Piaggio



Dibattito



pomeriggio 14:30-17:30

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO “MALATA”
Ricerche, testimonianze, proposte di risanamento

Introduce e modera Gino Carpentiero, medico del lavoro, ASL 10 Firenze

Interventi:

- Simona Baldanzi, sociologa del lavoro e scrittrice – Firenze
- Alessandra Re – psicologa del lavoro – Università di Torino

Ne discutono:
- Antonio Mirabelli, RLS Edilizia
- Delegato RSU/RLS - Fiat Torino
- Mario Sirianni, operaio RLS Toto Costruzioni
- Ciro Crescentini - Fillea - Napoli

Dibattito

CONCLUSIONI











In ricordo di Pietro Mirabelli. Il 22 settembre del 2010 è morto sul lavoro Pietro Mirabelli. Una grande pietra, staccatasi da un’altezza di circa 7-8 metri, lo ha colpito lateralmente alla schiena. Stava costruendo, per conto di una ditta italiana, la galleria del San Gottardo, il tunnel dei record che è stato pagato a caro prezzo dai minatori: sono stati nove i morti in quello stesso cantiere. Pietro è morto in Svizzera, a Sigirino, durante il turno di notte, a 20 ore di pullman dalla sua casa, Pagliarelle, una piccola frazione di Petilia Policastro, nella provincia di Crotone.
Questa morte aggrava il già pesante bollettino di guerra che ogni anno si abbatte sul mondo del lavoro. Ma al dolore infinito che colpisce gli amici e i parenti di Pietro si aggiunge la rabbia e l'incredulità per la perdita di un uomo che la Toscana ha conosciuto come paladino della lotta per la sicurezza nei cantieri dell'Alta Velocità in Mugello.
L'iniziativa che Medicina Democratica intende promuovere nasce dalla volontà non solo di ricordare l'uomo e il delegato sindacale Pietro Mirabelli, ma anche di cercare di proseguire l'attività di denuncia di una complessiva organizzazione del lavoro che, negli ultimi decenni, ha compresso sempre più le libertà e i diritti del lavoro salariato, in particolare nel settore dell'industria e delle costruzioni.
Organizzazione del lavoro: riflessioni e proposte. A fronte di una crescita esponenziale dell'innovazione tecnologia impiegata nei processi produttivi, dei progressi scientifici in ambito medico ed epidemiologico e di un significativo miglioramento della legislazione relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro, la questione delle morti sul lavoro rimane un'emergenza che il quadro politico ha relegato in posizioni marginali nel dibattito pubblico. Infatti, la gran parte degli infortuni è ascrivibile, oltre che alle violazioni della normativa sulle macchine e le attrezzature, anche a un’organizzazione del lavoro fatta di orari, turni e ritmi non “ergonomici”. Accanto agli infortuni si riscontra una più generale perdita di salute dei lavoratori con un aumento delle malattie professionali, in particolare stress, mobbing e fatica fisica eccessiva, in cui l'organizzazione del lavoro ha un peso rilevante. Non esiste ancora una normativa organica sui lavori usuranti (in galleria, fonderia, catena di montaggio, turnisti), sebbene numerose ricerche dimostrino ormai che gli operai che li svolgono hanno un’aspettativa e una qualità della vita peggiori. Infine, il nodo dell'organizzazione del lavoro rende oggi necessaria una riflessione più approfondita sui rapporti di forza che caratterizzano il capitalismo contemporaneo. Sulla scia dell'impennata della conflittualità tra capitale e lavoro, simboleggiata dalla vicenda Fiat, il convegno organizzato da Medicina Democratica si colloca nel quadro delle numerose iniziative che mirano al rilancio del protagonismo del mondo del lavoro.

L'iniziativa si suddivide in due momenti: il primo a carattere tecnico-scientifico e il secondo dedicato a una riflessione più politica.
Nella sessione mattutina sarà affrontato il tema dell’organizzazione del lavoro, spesso intrinsecamente incompatibile con la tutela della salute dei lavoratori; nella sessione pomeridiana sarà invece trattato il tema del lavoro che usura e uccide, non solo improvvisamente con gli infortuni, ma anche lentamente con tumori, malattie cardiovascolari e altre patologie chiaramente imputabili alle mansioni svolte. In entrambe le sessioni, il ruolo di commento degli interventi e di stimolo del dibattito con il pubblico presente sarà svolto da delegati sindacali, RLS e esponenti dell'associazionismo, al fine di mettere in luce la necessità e l'utilità di un raccordo continuo tra i risultati raggiunti dalla ricerca scientifica e le esperienze, le priorità e le problematiche sollevate da chi, sui temi della sicurezza e della salute, si impegna quotidianamente “sul campo”.
La seconda parte del convegno si svolgerà invece la sera e avrà la forma di un dibattito più generale sul conflitto capitale – lavoro, anche con proposte concrete di uscita dal modello della crescita permanente che “intossica” sia i lavoratori che l’ambiente in cui viviamo.

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