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venerdì 15 luglio 2011

Perché rileggere i Classici


























Brecht scrisse, tra le altre cose, una lirica bellissima dedicata al pensiero nelle opere dei classici che comincia così:


“Nudo e senza fronzoli
Ti vien di fronte, senza vergogna; che è
Sicuro della sua utilità.
Non si cura che tu già lo conosca: gli basta
Che tu l’abbia dimenticato.
Parla
Col piglio rude della grandezza..”


Ho ripensato a questa lirica di Brecht rileggendo il “Discorso sulla servitù volontaria” scritto a ventiquattro anni da un genio che si chiamava Étienne de la Boétie ( non per niente in Francia viene definito il Rimbaud della politica)che fu,tra l’altro, l’amico più caro di Michel de Montaigne che lo assisté quando il giovane morì di peste a trentatré anni durante le terribili guerre di religione che insanguinarono la Francia nella seconda metà del cinquecento. E’ un testo fulminante che si occupa di un argomento che era centrale nella Francia di allora e che è tornato centrale oggi : capire come mai i cittadini di un paese preferiscano vivere sottoposti al giogo di una tirannia piuttosto che vivere in libertà. Étienne, come tutti i classici, ha una risposta semplicissima egli dice:

“Com’è possibile che tanti uomini sopportino un tiranno che non ha forza se non quella che essi gli danno. Da dove prenderebbe i tanti occhi con cui vi spia se voi non glieli forniste? Siate risoluti a non servire più, ed eccovi liberi”


Egli compie cioè un’operazione di smascheramento del potere verticale del sovrano in nome di una apologia della libertà radicale di tutti che va rivendicata collettivamente dai cittadini : è un cambiamento di paradigma politico pari a quello di Machiavelli, forse ancor più rivoluzionario. Questo bellissimo saggio è stato ristampato oggi dall’Editrice Chiarelettere di Milano con un incisivo saggio introduttivo di Paolo Flores d’Arcais e contiene in appendice un altro testo “sovversivo”Il Saggio sull’arte di strisciare ad uso dei cortigiani” scritto dal barone d’Holbach il filosofo franco tedesco amico di Diderot, D’Alembert e collaboratore dell’Enciclopedia. Questa è una delle letture estive che consigliamo ai nostri compagni e amici e a tutti quelli che ci seguono perché siano sempre più corroborati nella lotta che dobbiamo anche noi condurre contro le tirannie che abbiamo la sfortuna di vivere e subire e non intendo solo quella del “piccolo Cesare” di Arcore, ma quella del “mercato” e molte altre. Tra i molti vantaggi del libro c’è da annoverare anche il prezzo ridottissimo( Euro 7) il che si presta ad una diffusione ancor più larga perché può essere presentato come dono, omaggio,provocazione ad un nemico o avversario politico. Vorremmo riuscire a presentarlo anche noi a Settembre durante una iniziativa pubblica di lettura. Speriamo di riuscirci.
Nel frattempo, buone vacanze a tutti.







Vito Nanni






























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